Sistema Scheletrico
Componenti principali:
• Ossa (206 nell’adulto): Formano l’impalcatura del corpo, proteggono gli organi vitali e fungono da leve per il movimento.
• Cartilagine: Tessuto connettivo flessibile che riveste le superfici articolari, riducendo l’attrito e assorbendo gli urti.
• Articolazioni: Punti di connessione tra le ossa che permettono vari gradi di movimento.
• Legamenti: Strutture fibrose che collegano le ossa tra loro, stabilizzando le articolazioni.
• Borse sinoviali: Sacche piene di liquido che riducono l’attrito tra tessuti durante il movimento.
Funzioni principali:
• Supporto strutturale e protezione degli organi interni.
• Deposito di minerali, come calcio e fosforo.
• Produzione di cellule del sangue nel midollo osseo (ematopoiesi).
Sistema Muscolare
Tipi di muscoli:
• Muscoli scheletrici: Sotto controllo volontario, collegati alle ossa tramite tendini, permettono il movimento.
• Muscoli lisci: Involontari, presenti nelle pareti degli organi interni e dei vasi sanguigni.
• Muscolo cardiaco: Involontario, specifico del cuore, responsabile della contrazione cardiaca.
Struttura muscolare:
• Fibre muscolari: Unità cellulari allungate contenenti miofibrille, composte da sarcomeri, le unità contrattili.
• Tendini: Strutture fibrose che collegano i muscoli alle ossa, trasmettendo la forza generata dalla contrazione muscolare.
• Aponeurosi: Lamine tendinee piatte che collegano i muscoli tra loro o ad altre strutture. 
Funzioni principali:
• Produzione del movimento corporeo.
• Mantenimento della postura e stabilità articolare.
• Generazione di calore attraverso la contrazione muscolare. 
Interazione tra Muscoli e Ossa
I muscoli scheletrici si attaccano alle ossa tramite tendini. Quando un muscolo si contrae, tira sull’osso a cui è collegato, producendo movimento. Le articolazioni fungono da fulcri, permettendo la rotazione o il movimento lineare delle ossa.
Controllo Neurologico
Il sistema nervoso somatico controlla i muscoli scheletrici attraverso i motoneuroni. Gli impulsi nervosi viaggiano dai centri motori del cervello attraverso il midollo spinale fino ai muscoli, inducendo la contrazione muscolare.
Rilevanza Clinica
La comprensione dettagliata del sistema muscoloscheletrico è fondamentale per diagnosticare e trattare condizioni come:
• Osteoporosi: Riduzione della densità ossea che aumenta il rischio di fratture.
• Artrite: Infiammazione delle articolazioni che causa dolore e rigidità.
• Sarcopenia: Perdita di massa e forza muscolare associata all’invecchiamento.
• Distrofie muscolari: Gruppo di malattie genetiche che causano debolezza muscolare progressiva.
Sistema Muscoloscheletrico – Arto Superiore (dalla Spalla alla Mano)
Descrizione Generale
• Spalla: Area di attacco dell’arto superiore al tronco; è sospesa da muscoli e dall’articolazione sternoclavicolare (tra clavicola e sterno).
• Suddivisioni dell’arto superiore:
• Spalla – dal collo al braccio.
• Braccio – tra spalla e gomito.
• Avambraccio – tra gomito e polso.
• Mano – distalmente al polso.
Aree di transizione importanti:
• Ascella (ascella): Area piramidale tra spalla e parete toracica; punto di passaggio per nervi e vasi dal collo al braccio.
• Fossa cubitale: Depressione triangolare anteriore al gomito; vi passano l’arteria brachiale e il nervo mediano.
• Tunnel carpale: Passaggio verso il palmo della mano; formato dalle ossa carpali e dal legamento trasverso (retinacolo dei flessori); contiene il nervo mediano e i tendini flessori lunghi.
Funzioni dell’Arto Superiore
1. Posizionamento della Mano
• Mobilità: A differenza dell’arto inferiore (stabilità e locomozione), l’arto superiore è progettato per muovere e posizionare la mano nello spazio.
• Movimenti della Spalla:
• Movimenti della scapola (protrazione, retrazione, rotazione) modificano la posizione dell’articolazione gleno-omerale.
• L’articolazione gleno-omerale permette:
• Flessione / Estensione
• Abduzione / Adduzione
• Rotazione mediale (interna) / laterale (esterna)
• Circonduzione
• Articolazione del Gomito:
• Permette la flessione e l’estensione dell’avambraccio.
• Rotazione dell’Avambraccio:
• Pronazione: Il radio si incrocia sull’ulna (palmo rivolto verso il basso).
• Supinazione: Il radio ritorna alla posizione anatomica (palmo rivolto verso l’alto).
• Articolazione del Polso:
• Permette: Abduzione, Adduzione, Flessione, Estensione, Circonduzione.
• Questi movimenti, combinati con quelli di spalla e gomito, permettono un ampio posizionamento della mano.
2. La Mano come Strumento Meccanico
• Funzione principale: Afferrare e manipolare oggetti.
• Meccanica della Presa:
• Coinvolge la flessione delle dita contro il pollice.
• I muscoli intrinseci della mano:
• Modificano l’azione dei tendini lunghi provenienti dall’avambraccio.
• Permettono movimenti fini e complessi delle dita non ottenibili solo con i muscoli estrinseci.
Anatomia dell’Arto Superiore:
1. Muscoli della Spalla
• Scapolotoracici (connettono scapola e clavicola al tronco):
• Trapezio
• Elevatore della scapola
• Romboide maggiore e minore
• Assio−omerali e assio−appendicolari (connettono il tronco o il cingolo toracico all’omero):
• Grande pettorale
• Piccolo pettorale
• Grande dorsale
• Grande rotondo
• Deltoide
• Cuffia dei rotatori (dalla scapola all’omero; stabilizzano l’articolazione gleno‑omerale):
• Sottoscapolare (anteriore)
• Sovraspinato (superiore)
• Sottospinato (posteriore)
• Piccolo rotondo (posteriore)
2. Compartimenti del Braccio
• Strutture divisorie:
• Omero
• Setti intermuscolari mediale e laterale (continuano la fascia profonda)
• Compartimento anteriore (flessori):
• Posizione: lato anteriore dell’omero
• Muscoli principali:
• Bicipite brachiale
• Brachiale
• Coracobrachiale
• Funzione: flessione del gomito; supinazione dell’avambraccio
• Compartimento posteriore (estensori):
• Posizione: lato posteriore dell’omero
• Muscoli principali:
• Tricipite brachiale
• Anconeo
• Funzione: estensione del gomito
3. Compartimenti dell’Avambraccio
• Strutture divisorie:
• Radio e ulna
• Membrana interossea
• Setto intermuscolare laterale
• Compartimento anteriore (flessore–pronatore):
• Strato superficiale: pronatore rotondo, flessore radiale del carpo, palmare lungo, flessore ulnare del carpo
• Strato intermedio: flessore superficiale delle dita
• Strato profondo: flessore profondo delle dita, flessore lungo del pollice, pronatore quadrato
• Funzioni: flessione di polso e dita; pronazione dell’avambraccio
• Compartimento posteriore (estensore–supinatore):
• Strato superficiale: estensore delle dita, estensore radiale lungo e breve del carpo, estensore ulnare del carpo, estensore del mignolo
• Strato profondo: supinatore, abduttore lungo del pollice, estensore lungo e breve del pollice, estensore dell’indice
• Funzioni: estensione di polso e dita; supinazione dell’avambraccio
4. Muscoli Intrinseci della Mano
• Situati interamente nella mano; affinano i movimenti e modulano la forza dei tendini provenienti dall’avambraccio.
• Eminenza thenar (lato del pollice):
• Abduttore breve del pollice
• Flessore breve del pollice
• Opponente del pollice
• Eminenza ipothenar (lato del mignolo):
• Abduttore del mignolo
• Flessore breve del mignolo
• Opponente del mignolo
• Gruppi centrali e interossei: lumbricali, interossei palmari e dorsali, adduttore del pollice.
5. Rapporto con il Collo
• Ingresso ascellare (apertura toracica superiore):
• Delimitato da:
• Margine laterale della I costa
• Superficie posteriore della clavicola
• Margine superiore della scapola
• Superficie mediale del processo coracoideo
• Attraversano: vasi (da succlavia ad ascellare) e plesso brachiale (radici e tronchi)
6. Rapporto con la Schiena e la Parete Toracica
• Muscoli che collegano spalla e tronco: trapezio, elevatore della scapola, romboidi, grande dorsale.
• Mammella (seno) sulla parete toracica anteriore:
• Ricopre il grande pettorale (parete anteriore dell’ascella)
• Coda ascellare: estensione del tessuto mammario verso l’ascella
• Drenaggio linfatico (lati laterale e superiore del seno) → linfonodi ascellari; vasi arteriosi e venosi collegati ai grossi vasi ascellari.
7. Sintesi delle Funzioni Chiave
• Cintura scapolare: posizionamento e stabilizzazione di scapola e clavicola.
• Cuffia dei rotatori: stabilizzazione dinamica dell’articolazione gleno‑omerale.
• Muscoli del braccio: movimenti dell’avambraccio al gomito.
• Muscoli dell’avambraccio: movimenti di polso, dita e pollice.
• Muscoli della mano: movimenti fini delle dita; opposizione e presa di precisione.
1. Livelli Midollari e Funzioni Chiave
• C4: innerva il diaframma (sopra i livelli dell’arto superiore)
• C5: abduzione del braccio nell’articolazione gleno‑omerale
• C6: flessione dell’avambraccio al gomito
• C7: estensione dell’avambraccio al gomito
• C8: flessione delle dita
• T1: abduzione/adduzione delle dita indice, medio e anulare
2. Dermatomeri (Aree a Minima Sovrapposizione)
• C5: regione laterale superiore del braccio
• C6: eminenza thenar (pollice)
• C7: superficie palmare dell’indice
• C8: superficie palmare del mignolo
• T1: cute lato mediale del gomito
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3. Riflessi Tendinei (Profondi)
• Riflesso del bicipite (percussione del tendine nella fossa cubitale) → principalmente C6
• Riflesso del tricipite (percussione del tendine dietro il gomito) → principalmente C7
* Testare dermatomeri, miotomi e riflessi aiuta a localizzare lesioni in C5–T1 e può segnalare danni appena sotto C4 che influenzano la respirazione.
4. Principali Nervi Periferici e Compartimenti Muscolari
5. Territori Cutanei (Sensibilità Somatica)
• Nervo muscolocutaneo: lato antero‑laterale dell’avambraccio
• Nervo mediano: superficie palmare di tre dita e mezza (lato radiale)
• Nervo ulnare: superficie palmare di una dito e mezzo (lato ulnare)
• Nervo radiale: superficie posteriore dell’avambraccio; lato dorso‑laterale della mano
Punto Chiave:
La mappatura di dermatomeri, miotomi, riflessi e territori nervosi periferici è fondamentale per diagnosticare lesioni neuromuscolari dell’arto superiore e prevederne eventuali complicanze (es. compromissione respiratoria da lesioni di C4).
Nervi in Rapporto con l’Omero
• Nervo ascellare
• Circonda il collo chirurgico dell’omero sul versante posteriore
• Innerva il deltoide (principale abduttore dell’omero)
• Fratture del collo chirurgico possono lesionare questo nervo
• Nervo radiale
• Passa obliquamente nella solcatura radiale (spirale) al terzo medio dell’omero
• Innerva tutti gli estensori di braccio e avambraccio
• Fratture diafisarie espongono il nervo a rischio di danno
• Nervo ulnare
• Passa posteriormente al epicondilo mediale del distale dell’omero
• Prosegue verso l’avambraccio e la mano
• “Colpo al nervo ulnare” dà la classica sensazione di scossa (“gomito del povero”); fratture in zona epicondilare possono lesionarlo
Vene Superficiali dell’Arto Superiore
• Dalla rete venosa dorsale del dorso della mano originano le principali vene superficiali
1. Vena cefalica
• Origine: rete dorsale nella regione della tabacchiera anatomica (base del pollice)
• Percorso: lato radiale dell’avambraccio → superficie anterolaterale del braccio → incrocia il gomito → triangolo delto‑pettorale → perfora la fascia profonda per entrare nell’ascella
2. Vena basilica
• Origine: lato ulnare della rete dorsale della mano
• Percorso: lato posteromediale dell’avambraccio → passa anteriormente sotto il gomito → perfora la fascia profonda a metà braccio → risale verso i vasi ascellari
3. Vena mediana del gomito (cubitale)
• Connette cefalica e basilica sulla volta della fossa cubitale
• Comune sede per prelievo ematico e accesso venoso
Orientamento e Movimenti del Pollice
• Orientamento anatomico:
• Il I metacarpo è ruotato di ~90° rispetto a II–V
• Il pollice si trova in un piano perpendicolare alle altre dita
• Movimenti:
• Flessione: avvicina il pollice al palmo (perpendicolare alla flessione delle dita)
• Abduzione: allontana il pollice dal piano della mano
• Opposizione: unisce flessione, abduzione e lieve rotazione mediale del I metacarpo per far fronte il pollice alle altre dita—essenziale per la presa di precisione.