SINDROME DI DOWN
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📖 Definizione
La sindrome di Down è una malattia genetica causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più, totale o parziale. Invece dei normali 46 cromosomi, le persone con sindrome di Down ne hanno 47.
🔬 Questo eccesso di materiale genetico altera lo sviluppo fisico e cognitivo.
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📊 Epidemiologia
• Incidenza: circa 1 caso ogni 700 nati vivi.
• È la più comune anomalia cromosomica compatibile con la vita.
• Più frequente in caso di madre in età avanzata (>35 anni), anche se la maggior parte dei bambini con sindrome di Down nasce da madri più giovani, semplicemente perché sono la maggioranza.
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⚙️ Fisiopatologia
• Normalmente si eredita 1 cromosoma 21 da ciascun genitore.
• Nella sindrome di Down:
• Nel 95% dei casi si ha trisomia 21 libera (tre copie complete del cromosoma 21).
• Nel 4% c’è una traslocazione (una parte del cromosoma 21 si attacca a un altro cromosoma).
• Nell’1% si ha mosaicismo (alcune cellule hanno la trisomia, altre no).
📌 Il sovraccarico genetico porta a differenze nello sviluppo del cervello, del cuore, del sistema muscoloscheletrico, ecc.
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🧾 Cause e fattori di rischio
Cause:
• Errore durante la meiosi (divisione cellulare dei gameti): il cromosoma 21 non si separa correttamente.
Fattori di rischio:
• Età materna avanzata (>35 anni).
• Storia familiare di traslocazione bilanciata.
• Precedente figlio con sindrome di Down.
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🚨 Sintomi principali
Fisici:
• Faccia rotonda e appiattita
• Occhi a mandorla con epicanto (plica cutanea interna)
• Collo corto
• Ipotiroidismo
• Ipotonìa muscolare (muscoli deboli)
• Ritardo nella crescita
• Mani corte con piega palmare unica
Cognitivi:
• Ritardo mentale lieve o moderato
• Difficoltà di linguaggio
• Ritardo nello sviluppo motorio
Altre comorbidità:
• Cardiopatie congenite (nel 50% dei casi, es. canale atrioventricolare)
• Problemi gastrointestinali (es. atresia duodenale)
• Deficit immunitari
• Disturbi della vista e dell’udito
• Maggiore rischio di leucemia infantile
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🔍 Diagnosi
1. Durante la gravidanza (diagnosi prenatale):
• Screening combinato (1° trimestre): ecografia (translucenza nucale) + esami del sangue (β-hCG, PAPP-A).
• Permette di stimare il rischio.
• Diagnosi definitiva:
• Villocentesi (prelievo di villi coriali) o
• Amniocentesi (analisi del liquido amniotico)
• Entrambe permettono di analizzare il cariotipo del feto.
• ✅ Possono identificare direttamente la trisomia 21.
2. Dopo la nascita:
• Osservazione clinica + analisi del cariotipo (prelievo di sangue).
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💊 Terapia
Non esiste una cura definitiva per la sindrome di Down. La gestione è multidisciplinare e mira a trattare i sintomi e migliorare la qualità di vita.
Terapie farmacologiche (in base ai sintomi):
1. Levotiroxina
• 👉 Per ipotiroidismo congenito, molto frequente nei bambini con sindrome di Down.
• 💊 È un ormone tiroideo sintetico che sostituisce la carenza.
2. Diuretici, ACE-inibitori o chirurgia
• 👉 Per il trattamento di cardiopatie congenite.
3. Antibiotici e vaccini
• 👉 Per la gestione/prevenzione delle infezioni, data la maggiore suscettibilità.
4. Farmaci per deficit dell’attenzione o epilessia, se presenti.
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🏥 Cure infermieristiche
Gli infermieri hanno un ruolo chiave nel:
• 👶 Supporto alla famiglia e ai caregiver.
• 🧠 Monitoraggio dello sviluppo psicomotorio e cognitivo.
• 💉 Gestione delle patologie associate, come:
• Somministrazione di terapia ormonale o cardiochirurgica.
• Controllo dei parametri vitali, soprattutto in caso di cardiopatie.
• 👂🦷 Controlli specialistici (visita oculistica, uditiva, dentista).
• 🧼 Educazione all’igiene, data la maggiore predisposizione alle infezioni.
• 🧘♂️ Promozione dell’autonomia, soprattutto nel bambino.
• 📚 Educazione sanitaria a scuola e nella comunità.
Prevenzione
Non si può prevenire completamente la sindrome di Down, ma si possono ridurre i rischi e pianificare:
1. Consulenza genetica:
• In coppie a rischio o con precedente figlio affetto.
2. Test prenatali:
• Screening genetici, villocentesi, amniocentesi.
• Test del DNA fetale libero (NIPT): esame del sangue materno altamente sensibile.
3. Gravidanza in età più giovane:
• Il rischio aumenta con l’età matern.